Ieri, 26 aprile 1986, è esplosa la centrale nucleare di Chernobyl, si prospetta come uno dei disastri ambientali più grandi e gravi della storia dell’umanità. Pare che ad esplodere sia stato il quarto reattore della centrale nucleare, situata nella città di Pripyat in Ucraina.
Non si è trattata di un’esplosione nucleare, come quella di una bomba atomica, bensì di una reazione dovuta all’incontenibile pressione del vapore a causa di un imprevisto innalzamento della temperatura del nocciolo. Ma una volta scoppiato l’incendio, il livello di radioattività si è alzato esponenzialmente.
L’incendio ha sprigionato una grande nuvola, densa di materiale radioattivo, che ha cominciato a contaminare tutta l’area attorno alla centrale. 336 mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni.
L’esplosione ha causato la morte di due lavoratori della centrale e di altre 28 persone, ufficialmente a causa dell’irradiazione acuta. si prevedono purtroppo altre migliaia di morti a causa delle conseguenze a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni.
Le conseguenze ambientali sono state disastrose, con l’emissione di una grande quantità di radiazioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo. L’area circostante la centrale nucleare è stata dichiarata zona di esclusione. In questa zona, la fauna e la flora sono state gravemente danneggiate e l’habitat naturale degli animali è stato compromesso.
Oltre al disastroso impatto ambientale e umanitario, si prevede un enorme impatto economico sulla regione e probabilmente in tutta l’Europa. La produzione di energia nucleare è infatti uno dei pilastri dell’economia dell’Unione Sovietica, e la distruzione della centrale porterà a una serie di ripercussioni economiche negative; l’Unione Sovietica dovrà importare petrolio e carbone da altri paesi per soddisfare la sua domanda energetica, causando un aumento dei prezzi dell’energia.
l’Unione Sovietica dovrà inoltre affrontare costi enormi per ripulire la zona contaminata e per prevenire la diffusione delle radiazioni. Si parla di costruire giganteschi sarcofagi di cemento per coprire il reattore danneggiato e la zona circostante, e la rimozione dei detriti e la decontaminazione del terreno costerà miliardi di rubli.
L’incidente avrà inoltre un impatto significativo sul settore agricolo dell’Unione Sovietica. Gli alimenti prodotti nella zona di esclusione e nelle regioni circostanti sono stati contaminati dalle radiazioni e non potranno essere consumati. Non si sa ancora per quanto tempo il terreno rimarrà contaminato e non potrà essere utilizzato per l’agricoltura; ciò potrebbe causare una grave crisi alimentare nell’Unione Sovietica, poiché una grande parte della produzione di cereali e di prodotti agricoli proveniva da queste regioni.
Inoltre, l’immagine dell’energia nucleare è stata danneggiata dall’incidente di Chernobyl; molte persone hanno perso la fiducia nella sicurezza di questa forma di energia, nei prossimi anni vedremo se si deciderà di continuare a investire in questa forma di produzione energetica o si opterà per altri metodi.